Granarolo Faentino celebra la sua storia. L’opera realizzata dalla pittrice Madalena Venturi.
Un nuovo tassello si aggiunge al progetto di valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Granarolo Faentino, un paese da sempre legato all’agricoltura e alla produzione di carri agricoli. «Grazie all’impegno del gruppo di lavoro legato all’Associazione Starinsieme e alla collaborazione di numerosi cittadini -si legge nella nota -, sta prendendo forma un progetto di Museo Diffuso che mira a celebrare la tradizione dei “mastri carradori” e a far rivivere le atmosfere di un tempo, allo scopo di valorizzare il piccolo quartiere a valle di Faenza. Un ruolo di primo piano nel percorso è svolto dall’opera di Maddalena Venturi, celebre pittrice di carri da lavoro che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama locale».
Continua la nota: «Recentemente, è stato ritrovato un carro agricolo riccamente decorato dalla sua mano, un vero e proprio gioiello dell’artigianato locale. Questo prezioso manufatto, di proprietà dell’azienda agricola Tenuta Nasano di Riolo Terme, è stato generosamente affidato al gruppo di lavoro del Museo Diffuso e nella giornata di ieri è stato trasportato da Angelo Ricci presso la storica ditta granarolese O.R.I. di Annamaria Altini e C., azienda che prosegue la tradizione granarolese legata alla lavorazione dei metalli per la realizzazione di rimorchi e attrezzature agricole. Il carro di Maddalena Venturi, un simbolo della creatività e dell’abilità dei mastri carradori granarolesi, troverà presto una collocazione definitiva all’interno del percorso del Museo Diffuso, contribuendo a rendere ancora più vivo e coinvolgente il racconto della storia di Granarolo. Si prevede che verrà esposto lungo il tratto di strada che costeggia il canale Naviglio-Zanelli, dove un tempo i fabbri raffreddavano nell’acqua le lavorazioni in ferro destinate alla costruzione dei carri». I membri del Progetto Museo Diffuso rivolgono un appello a tutti i cittadini e appassionati per partecipare al progetto di valorizzazione del territorio.
Articolo tratto da Il Resto del Carlino del 17 novembre 2024